Ultimo Aggiornamento:Martes 04 Febrero 2025
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Venezia e la Laguna
Venecia - El Arsenal PDF Imprimir Correo electrónico

En la extremidad norte de la Laguna domina la grandeza de la fábrica del Arsenal.

Fue construida y ampliada en diferentes épocas y, actualmente, es el cuartel general del Orden de la Marina Militar. En las épocas de su máximo resplandor, la fábrica acogía hasta 16.000 trabajadores. Nuestra propuesta prevé la visita del Arsenal y del Museo Histórico Naval que, aún hoy, confirma la magnitud de la Serenísima.

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K - Il Canal Grande PDF Imprimir Correo electrónico

Venezia è edificata su 116 isole collegate tra loro da 150 canali e 416 ponti. Il canale più grande, il Canal Grande, è lungo 4 km, rappresenta l’asse principale dei trasporti di Venezia e attraversa la città dividendola in due parti, ciascuna delle quali è a sua volta suddivisa in tre sestieri.

I ponti che attraversano il Canal Grande hanno un ruolo fondamentale nella vita dei cittadini e dei turisti in quanto ciascuno di essi permette il passaggio pedonale.

e sono:

- Ponte di Rialto 
- Ponte dell'Accademia 
- Ponte degli Scalzi
- Ponte di Calatrava

I ponti sono tutti diversi tra loro sia in termini di epoca di costruzione che in termini architetturali:

- Il Ponte di Rialto – è il primo e il più antico ponte di Venezia, è stato costruito nel suo aspetto attuale nel 1591 su progetto di Antonio da Ponte, il quale cambiò la sua precedente struttura in legno. Oggi il Ponte di Rialto è una delle attrazioni più famose di Venezia. Poggia su un’arcata della lunghezza di 28 metri e ha un’altezza massima di 7,5 metri. Lo sorreggono 12 mila pali dimenticati sul fondo della laguna. Il Ponte di Rialto è stato l’unico ponte sul Canal Grande fino al 1854.

- Il Ponte dell’Accademia – è il più meridionale dei ponti che attraversano il Canal Grande. Solo nel 1852 l’ingegnere austriaco Alfred Neville, che aveva già costruito 37 ponti sospesi in ferro in Europa, propose il progetto di una struttura d’acciaio con una sola trave orizzontale, realizzata nel giro di due anni. Tuttavia, il nuovo ponte non fu apprezzato dagli abitanti di Venezia, in primo luogo perché questa “novità” fatta con materiali moderni non era adatta all’aspetto tradizionale della città, e in secondo luogo perché la sua altezza di soli quattro metri non permetteva il passaggio delle imbarcazioni. Ciononostante, il ponte fu usato fino agli anni ’30 del XX secolo, quando ha iniziato a presentare segni di deperimento ed è diventato instabile. Fu quindi indetto un concorso per un nuovo ponte in pietra e nel frattempo fu realizzato un ponte provvisorio in legno. In soli 37 giorni, l’ingegnere Eugenio Miozzi riuscì a costruire un ponte provvisorio in legno che venne aperto al pubblico il 15 febbraio 1933. Si dice che le autorità veneziane non avessero fretta di finanziare l’inizio della costruzione del progetto vincitore del concorso, e ai veneziani piaceva il ponte di Miozzi. Così, gli interessi del comune e l’opinione pubblica corrisposero e il ponte provvisorio divenne permanente.

- Il Ponte degli Scalzi – I due ponti degli Scalzi e dell’Accademia hanno storie molto simili. Il Ponte degli Scalzi fu costruito vicino alla stazione ferroviaria di Venezia ai tempi della dominazione asburgica nel 1856 diventando il terzo ponte sul Canal Grande. 
Come il Ponte dell’Accademia, fu progettato e costruito dall’ingegnere austriaco Alfred Neville. Non sorprende quindi che il primo Ponte degli Scalzi fosse molto simile alla prima struttura del Ponte dell’Accademia: anch’esso una costruzione orizzontale in ghisa a una gradinata. Allo stesso modo, la reazione dei Veneziani di fronte ai due collegamenti fu simile: una forte ostilità nei confronti di due ponti che non si conciliavano con l’aspetto dell’antica città e la cui altezza limitata impediva il passaggio delle imbarcazioni sul Canal Grande. Su decisione del comune di Venezia, nel 1932 l’ingegnere Eugenio Miozzi iniziò la realizzazione del Ponte degli Scalzi. La nuova forma ricordava l’antico Ponte di Rialto: una struttura in pietra di circa 7 metri che poggia su una arcata. La costruzione venne completata il 28 ottobre 1934.

 

 
L - Chioggia: il Centro Storico PDF Imprimir Correo electrónico

Chioggia

Come Venezia, Chioggia è costituita da isole collegate da ponti. Solo che a Chioggia si può transitare anche in auto. La sua origine è antichissima: alcuni reperti risalgono già a 2.000 anni prima di Cristo e la sua nascita è legata al mito di Enea.
Il tour può iniziare all'Isola dell'Unione dove si trova anche il parcheggio dei pullman. Qui verrà illustrato il monumento al Pescatore e all'Ortolano. Quindi, attraverso calli e rive parlando della storia e delle caratteristiche della città, si arriverà a Riva Vena e al caratteristico mercato del pesce. Si procede per porta Garibaldi, l'unico accesso alla città vecchia da terra. Si visiterà il Santuario di S. Domenico che conserva un gigantesco crocifisso alto quasi 5 metri e realizzato nel XIV secolo e le preziose opere d'arte: il San Paolo di Vittore Carpaccio, l'Estasi di San Tommaso di Domenico Tintoretto e la deposizione di Cristo dalla Croce di Leandro Bassano. Quindi: piazza Vigo e il corso del Popolo fino alla cattedrale di Santa Maria Assunta che tra i capolavori, conserva opere di Jacopo Palma il Giovane e un organo del Callido, Si prosegue per le chiese di San Martino e di San Pieretto e per la casa di Goldoni. Se le funzioni religiose lo consentono, si visiteremo la chiesa di san Giacomo della Navicella, Basilica minore che conserva le reliquie del miracolo dell’apparizione della Madonna di Marina nel 1506. Si potrà quindi ammirare il Palazzo Municipale di epoca asburgica e l’Antico Granaio della città, la Chiesa di Sant’Andrea e la Torre dell’Orologio fino a raggiungere Piazza Vigo con la caratteristica colonna del Leone marciano, il ponte Vigo e il mini Mose, con vista sul Canal Vena e Palazzo Grassi.

NOTE:

- Alla prenotazione farci richiesta circa la disponibilità dei luoghi
- tempi impiegati: 2h
- servizio effettuato con sistema radiomicrofonico

Per info e prenotazioni scrivere a:  Esta dirección electrónica esta protegida contra spambots. Es necesario activar Javascript para visualizarla

 
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